#K, 2019, ceramica smaltata, 45 diametro 41 largh 57 altezza

Nuova e inedita tappa della personale ricerca antropologica e artistica dell’autrice pugliese, l’esposizione è strutturata su una serie di opere scultoree e fotografiche che hanno come tematica centrale la superstizione, sui riti e gli amuleti apotropaici che sono parte importante della storia e della tradizione di intere comunità, “persistenza di un pensiero ‘magico’ in una società culturale estremamente votata alla tecnologia che apparentemente respinge le credenze, ma che tuttavia ad esse ricorre”.