Attraverso questa esperienza diretta sul territorio, a stretto contatto con i cittadini, ho voluto delineare un profilo seppur immaginifico di un’antica superstizione detta ‘ Jurje o munaciedd’, molto popolare ed ancora non totalmente estinta, al fine di elaborare un’opera di video arte in cui le radici recondite dai tratti mutevoli fanno da padrona.
Durante le videointerviste l’argomento lasciava per qualche secondo interdetti, è quasi un tabù parlarne, soprattutto per coloro ai quali la ‘malasorte’ ha fatto visita.
Ho dovuto utilizzare non poca sfacciataggine per convincerli a farsi filmare senza aspettare il momento giusto, senza che si fossero preparati, messi in tiro con trucco, parrucco e abbigliamento. Entrare nelle loro case mentre cucinano, interrompere una partita a briscola per strada e approfittare del bel tempo per avere l’opportunità di incontrare più gente possibile davanti all’uscio delle loro case, perché così, nella maggior parte del tempo, gli anziani trascorrono le loro giornate.
Per le strade del paese, non è insolito trovare davanti le case, una sedia con della frutta o verdura appoggiata in esposizione, come segnaletica per la vendita privata, in tal caso, con la scusa di acquistare qualcosa, gli facevo delle domande, con la speranza che accettassero di farsi video intervistare e che alla fine mi firmassero la liberatoria per la privacy, con il dubbio, spesso espresso, che non fosse una cambiale.
Mi rammarica non esser riuscita a intervistare alcune persone che mi avevano consigliato dicendomi:‘loro sanno’. Sono riuscita a incontrarli, ma non si sono prestati, in questo caso non ho voluto insistere, soprattutto quando mi hanno detto che a tal proposito si erano confessati (gli avevano già riferito del mio lavoro, e dell’intenzione di intervistarli, le voci circolano velocemente).